lunedì 3 settembre 2012

Cosa ha ucciso il desktop Linux

Miguel de Icaza, uno dei padri del progetto GNOME, sotiene in questo articolo che il Desktop Linux sia morto.
Secondo lui le ragioni sono 2:

"First dimension: things change too quickly, breaking both open source and proprietary software alike; (b) incompatibility across Linux distributions."

In una nota, fatta qualche giorno dopo l'articolo, Miguel precisa che, fondamentalmente, quello che voleva dire era che Linux ha perso l'occasione di diventare un sistema consumer, perché le sue specifiche non sono abbastanza durevoli nel tempo da permettere alle aziende di creare prodotti che durino nel tempo
("[...] we lost the chance of becoming a mainstream consumer OS."), cosa che invece ha fatto Apple con OSX

Devo dire che capisco le sue motivazioni, anche se una gran parte della colpa non può fare altro che imputarla a se stesso (GNOME e le GTK+ sono figli suoi), ma d'altronde in un sistema libero ognuno fa quel che gli pare, e non quello che lo fa guadagnare.
Le società che cercano di trarre profitto dai sistemi Linux Desktop, Canonical prima di tutte, non hanno cattive rendite (circa 30 milioni di $ nel 2009), ma ovviamente sviluppano quelle parti di prodotto che servono a loro (Unity nel caso di Canonical)
Miguel ha fatto una scelta diversa, ha continuato a portare avanti lo sviluppo di Mono in Xamarin. Se veramente pensa che la strategia Apple sia vincente (partire da una base open e creare un prodotto custom), perché non si è fatto assumere da Canonical o RedHat per sviluppare il miglior sistema Desktop Unix-based? Anche perché, e qui sto esprimendo un'opinione del tutto personale, non mi sembra che Mono si sia radicato in maniera così massiccia da essere uno standard de-facto.